Dieta Proteica e VLCD

Principi ed applicazioni

Questi modelli nascono dai primi best seller di ATKINS e MONTIGNAC fino ad arrivare al più recente DUKAN passando dalla Metabolic Diet applicata al Bodybuilding e poi ad atleti di altre discipline dall’endurance agli sport di squadra, dove a regimi con restrizioni di carboidrati giornaliere dai 30 ai 50g massimo si ipotizzano giorni di ricarica di carboidrati da 1 a 2 ogni 5-6 giorni dopo i primi 10-12 giorni di induzione del processo CHETOGENETICO, per far ricaricare il glicogeno muscolare necessario al recupero dopo una settimana passata alla massima attivazione lipolitica e quindi con grande risposta energetica e di concentrazione.
Queste teorie si basano sul fatto che riducendo l’azione dell’insulina (ormone che aumenta nel corpo dopo ingestione di carboidrati) il corpo NON accumula grasso ed andando in carenza di energia data dai carboidrati il corpo inizia ad utilizzare substrati di deposito a ben più alto apporto energetico: il grasso.

Questo meccanismo però è lento e prevede un dispendio energetico con conseguente richiesta di carboidrati che viene data dal catabolismo delle proteine muscolari, le quali grazie al fegato vengono metabolizzate per liberare gli amminoacidi glucogenetici dai quali il fegato stesso può recuperare glucosio una volta esaurite le poche scorte di glicogeno del corpo. In questo modo la beta ossidazione dei grassi viene mantenuta alta nel corpo ma con un grande lavoro da parte del fegato e dei reni che devono eliminare grosse quantità di ammoniaca e corpi chetonici liberati dal catabolismo muscolare e lipidico nell’ordine. I corpi chetonici si formano necessariamente in quanto il corpo in questo modo mette in circolo così tanta energia che solo chi pratica sport di endurance potrebbe pensare di sfruttare al meglio.

L’evoluzione poi dei preparati così detti MEAL REPLACMENT, ovvero pasti sostitutivi, hanno poi dato una chiave di lettura in ambito scientifico rendendo le diete sopra descritte, dove non si normava la quantità di proteine da assumere, anzi, diventava un punto di attrazione per poter dire LIBERI DALLA BILANCIA POTETE MANGIARE QUANTO VOLETE MA DEI CIBI CHE VI FARANNO DIMAGRIRE E MAI PIU’ INGRASSARE, funzionali ad un dimagrimento che diventa SALUTARE fatto per periodi circoscritti ed in solo ambito dimagrante. Nascono così le Very Low Carb Diet (VLCD).

Dalla SDM passando per Axo e ritornando a Penta la Tisanoreica sicuramente è la Dieta che ha dato un PRODOTTO per le persone che cercano il dimagrimento, una genialata di Marketing del valore di milioni di euro.

Le diete proteiche e le VLCD costituiscono il primo approccio dieto terapeutico nel trattamento delle obesità, è stato dimostrato in numerosissimi studi come questo trattamento permetta di ottenere ottimi risultati nella cura e nella prevenzione di numerosi casi clinici.

La strategia delle diete proteiche e delle VLCD prevede una fase di dimagrimento in chetogenesi controllata.

Ma cos’è la chetogenesi?

La chetogenesi è una condizione fisiologia in cui forziamo il corpo ad usare le proprie riserve di grasso come carburante principale, grazie ad un regime alimentare esclusivamente proteico.

Queste diete si basano sull’uso di alimenti proteici quali carni, pesce o derivati del latte e nel contempo i carboidrati sono praticamente azzerati o comunque controllata entro range di 20 o 40 gr che corrispondono ad un totale di una mela al giorno e 500g di insalata.

La valenza di queste diete è duplice:

– Carattere medico: forziamo il corpo ad usare grassi, iniziamo a perdere peso in maniera controllata, diminuiamo l’insulino-resistenza.
– Carattere psicologico: si tratta di regimi che all’inizio sono difficili da seguire in quanto le scelte sono limitate, ma dona allo stesso tempo molta energia psicofisica al soggetto che inizia a sviluppare un grosso grado di disciplina; inoltre il calo di peso abbastanza rapido rappresenta sicuramente un aspetto molto corroborante.

Cosa sono i pasti sostitutivi e come usarli?

I pasti sostitutivi sono integratori alimentari creati allo scopo di sostituire i diversi pasti della giornata: colazioni, spuntini, pranzi e cene.

Lo scopo è quello di avere un controllo ben definito sull’apporto energetico, sul controllo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, facilitando il catabolismo del tessuto adiposo in eccesso.

Nella maggiore parte dei casi questi pasti sono addizionati di ingredienti che permettono di avere un riempimento gastrico atto a mimare un normale pasto ed un normale transito gastrointestinale; questi ingredienti sono:

– Fibre di diverso tipo come gomme arabiche, gomme guar, farina di carrube, pectine, glucomannano
– Mucillagini

I pasti sostitutivi sono un ottimo modo per il paziente sovrappeso o obeso, che con uno stile di vita disordinato o “non educato”, inizia a muovere “i primi passi” verso una strada di salute e controllo.

Quali sono i vantaggi dei pasti sostitutivi rispetto alle diete proteiche?

– Controllo glicemico e ottimizzazione del rilascio di insulina
– Assenza di molecole scatenanti intolleranze alimentario o allergie alimentari
– Apporto bilanciato di Sali minerali e vitamine
– Apporto di fonti proteine ad alto contenuto di amminoacidi essenziali (alto valore biologico)
– Ottimo introito di fibra e sostanza probiotiche

Quali sono invece gli svantaggi?

– Utilizzo a volte eccessivo di questo approccio, al di fuori del quadro dieto terapico, anche su soggetti in sovrappeso o con meno di 10kg da perdere
– Se questo regime è prolungato lo sbilanciamento tra proteine e carboidrati è eccessivo
– Dietro questi regimi si nasconde “l’affezionamento” alla rapidità del calo iniziale o alla comodità di sostituire i pasti, rischiando di cadere in una trappola diseducativa.

SOLUZIONE PERFETTA? NO. ECCO COSA NON FUNZIONA

Per gli approcci con diete proteiche il rischio di eccesso di assunzione di proteine animali e grassi saturi è talmente elevato che il rischio di avere forti demineralizzazioni corporee rendono rischiosi questo tipo di approccio se gestiti nel FAI DA TE casalingo con conseguenti effetti negativi che diete proteiche autogestite diventino iperproteiche e quindi se protratte nel tempo o se utilizzate ciclicamente in maniera ripetitiva negli anni possono causare grossi danni a lungo termine. Anche i piani di riduzione peso a pasti sostitutivi dovrebbe essere utilizzato in vita un numero limitato di vote perché se il paziente continua a fare effetto yo-yo significa che non ha compreso il senso della DIETA. DIETA significa STILE DI VITA e questi approcci NON SONO UNO STILE DI VITA ma UN MODO PER DIMAGRIRE dopo il quale la reintroduzione dei carboidrati è come anche dicono gli autori delle diete proteiche una necessità, ma rimane il fatto che in pochi (10%) mantengono i risultati e quindi questo dimostra l’insuccesso di questi approcci.

Strategic Nutrition utilizza anche questi approcci, ma parte sempre dal considerare l’individuo al centro del suo processo di evoluzione e lo guida fino al mantenimento che potrà essere sviluppato con altri approcci, definendo quindi un METODO che è naturale EVOLUZIONE dello STILE DI VITA inteso come DIETA.

Dieta proteica
VLCD

Strategic Nutrition Bologna

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